Antares Notizie

informati esplora scopri

Notizie utili sul mondo astronomico e su quello che accade nel nostro cielo

Astrofili - parte 3 - LA MATEMATICA NON SI STUDIA, SI SA

dal libro: LA MATEMATICA NON SI STUDIA, SI SA

GLI ASTROFILI LUGHESI DEGLI ANNI ’60
(PARTE TERZA – 2011)

Riportiamo il capitolo dedicato all’astrofilia lughese (Gruppo Astrofili Antares compreso) contenuto nel libro :

<<LA MATEMATICA NON SI STUDIA, SI SA>>
Omaggio al prof. Francesco Dalla Valle per il suo 90° compleanno (25/11/2011)
autore : Giovanni Baldini

Capitolo (pag.125)

Caelum o Coelum

In questo capitolo (NdR : scrive l’autore), mi rivolgo soprattutto a chi ha scarse conoscenze di astronomia (come lo scrivente) e timidamente si affaccia sul panorama della astrofilia amatoriale locale.
Due fonti mi sono state maestre in questo mio percorso: il Brusi-Dalla Valle [43] e una sezione della terza conversazione con il professore [44].
Man mano che procedo, nel lavoro di comparazione, mi accorgo che lo sviluppo è il medesimo. Così, si fa strada l’idea che, senza il Gruppo Astrofili Lughese (G.A.L.), messo in piedi lentamente negli anni ’60, forse, oggi, non esisterebbe il Gruppo Astrofili “Antares” [45].
Del primo, l’unico ancora in vita è il prof. Dalla Valle; del secondo, composto di “giovani attivi e metodici” [46], anticipiamo che l’anno prossimo (2012) taglierà il traguardo del 30° anniversario di vita (1982-2012). E fra i due gruppi c’è anche un filo diretto, un “testimone” ideale, che passa dalle mani di Francesco a quelle di Luigi Foschini, suo allievo al liceo di Lugo, oggi, di “Antares”, componente e redattore [48]

Con pazienza, proverò a tracciare alcune linee sommarie dal ’57 ad oggi.

La tesi dallavalliana è che tutti (o quasi) i componenti del G.A.L. si conoscessero reciprocamente, ma nessuno di loro sapesse di avere in comune con gli altri la passione per l’astronomia. Ecco, dunque, il destino, il fato, il caso, entrare nuovamente in gioco: un leit motiv ricorrente, per chi ha avuto più di una frequentazione col professore di S. Dorotea.

[ FOTO ] I cinque del Gruppo Astrofili Lughese (G.A.L.), Da sinistra: Giovanni Roccati, Francesco Dalla Valle, Giuseppe Bartolotti, Giulio Tampieri e Mario Minardi.

Ai quattro pionieri del G.A.L. (Giovanni Roccati, Giulio Tampieri, Mario Minardi, Giuseppe Bartolotti), ne aggiungo un quinto, Dalla Valle, “l’anello di congiunzione” [49] fra i medesimi ed il preside Costa, quest’ultimo desideroso di installare nella “nuova” sede di viale degli Orsini un osservatorio astronomico.
Cecchino, nel 2009, ritagliò per sé il termine “socio” lasciando agli altri, con un gesto di onorevole onestà intellettuale, che vieta a chiunque di impossessarsi di meriti non propri, quello di “fondatore”.

Il ’57: un anno particolare, un “anno di diffusa esaltazione scientifica” [50] dovuta al lancio (4 ottobre) del primo satellite artificiale sovietico.

Neanche a farlo apposta, in quello stesso mese di ottobre, ebbe luogo un incontro fra Giulio Costa e il suo ex allievo Giovanni Roccati, in un locale del “vecchio” liceo di viale Masi, destinato a lasciare il segno, e che oltre un decennio più avanti [51], avrebbe portato alla costruzione del più potente telescopio mai installato (fino ad allora) in una scuola pubblica italiana.

Roccati era un uomo dalla personalità eclettica e poliedrica, una sorta di collante per il G.A.L. Non mi era noto che avesse escogitato, tra l’altro, quel tiro alla fune a quattro che ancora oggi, in occasione della festa di ‘S. Franceschino’, impegna in una competizione folcloristica i quattro rioni della città.[52]

Chi, però, viene da tutti indicato come l’iniziatore del gruppo medesimo è il cav. Giulio Tampieri, vicedirettore della Cassa di Risparmio di Lugo, uno che aveva fatto la scuola di avviamento con me – dirà in seguito Dalla Valle – facendoci tornare alla mente ciò che aveva detto in altra circostanza: che, una volta, con la scuola di avviamento c’era chi diventava direttore di banca (chiaro, quindi, il riferimento).
A suffragare questa mia convinzione sul Tampieri è l’affettuosa scheda post mortem, redatta dal Gruppo Astrofili “Antares” (a cura di Roberto Baldini), dal loro sito scaricata e liberamente adattata.

(articolo da ANTARES NOTIZIE – 15/10/2004 Roberto Baldini)

Se n’è andato … tra le stelle

Giulio Tampieri, 82 anni e l’entusiasmo immutato di un ragazzino alla scoperta dell’universo, se n’è andato [53]
Con il suo bastone che l’accompagnava in quella andatura un po’ sofferta ma orgogliosamente costante come la sua profonda e immutata passione per l’universo, per la scoperta continua di ciò che ci circonda anche se spesso, travolti dalla vita quotidiana, ne dimentichiamo l’esistenza.
Le chiacchierate in sua compagnia hanno sempre lasciato segni indelebili nella nostra memoria e non solo le più recenti, così come quando ci ha donato materiale bibliografico e ci raccontava di esperienze personali, durante la conversazione sprizzava lo stesso entusiasmo che le avevano caratterizzate magari trenta-quaranta anni prima.

“Ogni mattina mi sveglio e faccio il programma della giornata. L’unico rammarico l’ho alla sera quando mi accorgo che delle cento cose programmate ne ho fatto solo due o tre. Ma il giorno dopo è un’altra occasione per recuperare!

Tampieri e il suo 250 mm

(foto di Giulio Tampieri con il suo telescopio)

Pensa: in cielo ci sono così tante cose da osservare…

Purtroppo so già che non riuscirò a vederle tutte perché la vita di un uomo non è sufficiente anche se potesse dedicarsi senza pausa all’astronomia. Anche quando la salute ti assiste, è il tempo la misura più ‘stretta’ per ‘uomo … io però cerco di vederne il maggior numero possibile.
Sapere che l’associazione esiste mi ha ricaricato. In questo mondo in costante accelerazione, che pare distratto dalla propria posizione nell’universo, sapere che esistono giovani che, come me in passato, hanno maturato l’interesse per l’astronomia e soprattutto desiderano diffonderlo e condividerlo realizzando anche opere che sognammo all’epoca degli astrofili lughesi, mi inorgoglisce e in parte mi consola sapere di aver seminato qualcosa che ha dato buoni frutti. Quando, spero, io me ne vagherò tra le stelle, so che qui resta qualcuno a continuare la mia umile opera!”

Non osservava solamente, ma costruiva anche i complessi strumenti che erano necessari per riuscire a guardare e capire il cielo. Un’arte e una manualità rara e immutata nonostante l’incedere degli anni.

Sempre pronto alle nuove sfide per restare aggiornato. Aveva appreso le nozioni informatiche e telematiche con la rapidità di un ragazzino e apprezzava l’evoluzione tecnologica mantenendo sempre viva la propria autonomia di astrofilo sperimentale.
Tu hai conosciuto grandi astronomi personalmente, come Lacchini, hai partecipato alla nascita dell’astrofilia italiana insieme agli affiatati lughesi Bartolotti, Minardi, Roccati… riusciremo a continuare degnamente la tua opera?
…ci mancherai Giulio.

<<R.B.- Gruppo Astrofili Antares>>.

I primi due ad entrare in contatto furono Roccati e Tampieri, “complice” la rivista Coelum, sulla quale si rende necessaria una piccola puntualizzazione, soprattutto per i tanti non addetti ai lavori. Dal mese di settembre del 1997 le Edizioni Scientifiche Coelum pubblicano Coelum Astronomia, un mensile di divulgazione astronomica a diffusione nazionale, che porta il nome glorioso di quella che fu la rivista dell’Osservatorio Astronomico Universitario di Bologna, fondata e diretta dal prof. Guido Horn D’Arturo. Da pochi mesi ha superato il numero 150 (il 150°, per l’esattezza, è uscito lo scorso mese di luglio (2011).
L’attuale Coelum Astronomia, dunque, non va confusa con la storica Coelum, quella che uscì dal 1931 al 1986, ben cinquattaquattro annate [54], e che permise, nell’ordine, a Roccati, Tampieri e Minardi di scoprire e condividere la comune passione per l’astronomia.
Da un articolo del suo fondatore, uscito nel 1951 [55], ho mutuato il titolo del presente capitolo, in apparenza in po’ bizzarro.
Grazie a due distinte e successive lettere di Tampieri e Minardi, pubblicate sulla rivista bolognese, il gruppo cominciò a prendere consistenza, in un crescendo di progetti e soprattutto di misure: il telescopio a specchio di Tampieri – il primo a disposizione del gruppo – aveva un diametro di 24 centimetri; quello del terzo entrato, Minardi, di 31 centimetri, infine la “specola astronomica” costruita su torretta a casa Bartolotti, di 36 centimetri.
Mario Minardi e Giuseppe Bartolotti, personaggi molto conosciuti a Lugo. Mario Minardi, che all’epoca faceva l’informatore scientifico a Ferrara, ha legato il proprio nome alla fondazione della Pro Loco (18 giugno 1968), di cui fu il primo vicepresidente [56] (presidente, il sindaco Adriano Guerrini) e alla storiografia lughese.
Due titoli su tutti: Statuti della Terra di Lugo. Libri quattro (1520)[57] e 600 anni del mercato di Lugo. [58] E’ scomparso nel febbraio del 2002.[59]
Dell’avv. Giuseppe Bartolotti, “Peppino” per gli amici, so quanto racconta Dalla Valle e cioè che era avvocato (anche il figlio seguirà le sue orme), da giovane era stato allievo ufficiale all’accademia navale di Livorno, esperienza questa che gli aveva dato famigliarità con le stelle, dovendo navigare. Casa Bartolotti, col tempo diventò sede del gruppo dei quattro. Molte volte, alle riunioni del sabato sera, era presente anche la figlia dell’avvocato, Claudia, ex allieva di Francesco, e per molti anni (fino al 31 agosto 2011) vicepreside[60] del liceo scientifico di Lugo.
Quel telescopio di 36 centimetri di diametro fu donato dalla famiglia Bartolotti all’Osservatorio Astronomico di Monteromano (Brisighella, RA), quest’ultimo, ufficialmente inaugurato il 22 maggio 1999, con un discorso di Enrico Montanari[61]. Dunque, come si vede, i segni di continuità fra i due gruppi di astrofili sono evidenti.
E il caso volle che anche l’avv. Bartolotti e Dalla Valle (che si conoscevano fin dai tempi in cui Dalla Valle veniva a Lugo per frequentare l’avviamento e depositava la sua bicicletta nel cortile della vecchia abitazione dei Bartolotti, quella del padre dell’avvocato, dipendente – Cecchino dice “bidello” – della Cassa di Risparmio) si “incontrassero” nuovamente su una nuova strada, quella dell’astrofilia, all’uscita del cinematografo “Astra”, dopo avere visto un film di fantascienza. Uno dei rari film che Cecchino si concedeva.
Peppino Bartolotti lo invitò a partecipare alle riunioni del gruppo e così, fra il ’67 ed il ’71, presente anche il preside Costa, gli astrofili lughesi riuscirono in un’impresa che, commenta ironicamente Cecchino, se avessimo dovuto aspettare ce l’avesse fatto la Provincia, non avremmo realizzato: la costruzione del telescopio dell’Osservatorio Astronomico del liceo, oggi intitolato a Giovanni Roccati.

L’Osservatorio Astronomico di Monteromano (Brisighella, RA).

(corsivo)
Il telescopio del liceo è stato fatto dai quattro e Costa; qualche volta, c’ero anch’io. E’ stato fabbricato con tutti i pezzi provenienti dall’officina del liceo. Unica eccezione, lo specchio di 45 centimetri, che venne acquistato da una ditta di S. Donà di Piave (MARCON), anche se Roccati sarebbe stato in grado ugualmente di costruirlo.
Fatto il telescopio, i ragazzi cominciarono a fruirne, accompagnati dagli insegnanti. Ricordo il prof.Ercolani di Bagnacavallo. Insegnava Scienze Naturali ed aveva, oltre alla passione per il vino (era enologo e coltivava e’ Burson, credo nel podere inizialmente Longanesi, poi di sua proprietà) anche quella per l’astronomia.
Alcuni studenti, fra i quali Montanari[62], si sono appassionati di lì ed hanno continuato in seguito ad usare il telescopio.
Oggi, però, il telescopio dell’Osservatorio Astronomico “G. Roccati” non si può più utilizzare come una volta. A causa dell’inquinamento luminoso, soprattutto in questi ultimi anni, specialmente da quando hanno installato dei fari nei pressi della stazione ferroviaria.
Non si scattano più fotografie, si fa solo osservazione diretta. Invece della lastra fotografica si è tentato di usare i pixel, cioè il computer. Con collegamento tramite filo con l’aula magna, si poteva usare il telescopio, ma solo per osservazione diretta, non per studio.

Con l’osservazione diretta, a cui allude il professore, si animano molte delle “Serantares”, gli appuntamenti serali con il Gruppo Astrofili “Antares”, che si tengono a partire dal mese di ottobre, il secondo venerdi di ogni mese (esclusi, ovviamente, i mesi estivi).

{fine capitolo del Libro di Giovanni Baldini – <<LA MATEMATICA NON SI STUDIA, SI SA>>
Omaggio al prof. Francesco Dalla Valle per il suo 90° compleanno (25/11/2011) }

[ referenze e richiami presenti nel capitolo ]

[42] Ib., p. 27.
[43] BRUSI CESARINO – DALLA VALLE FRANCESCO, Il preside Giulio Costa ed il “suo” Liceo, Faenza, EDIT, 2006, pp.219-244.
[44] Terza conversazione con il prof. Francesco Dalla Valle, 14 settembre 2009, pp. 16-23.
[45] Per una conoscenza un po’ più approfondita, si rimanda a: Astro Blog del Gruppo Astrofili “Antares” di Romagna, associazione scientifica e culturale ONLUS per lo studio, la ricerca e la divulgazione delle scienze astronomiche ed affini, fondato nel 1982 con sede a Cotignola e operativo presso il proprio Osservatorio Astronomico di Monteromano (Brisighella-RA) ed anche presso l’Osservatorio Astronomico “G. Roccati” del Liceo di Lugo di Romagna. www.gruppoantares.com (martedi 22 luglio 2008).
[46] BRUSI CESARINO – DALLA VALLE FRANCESCO, Il preside Giulio Costa ed il “suo” Liceo, op. cit., p. 242.
[47] Di Luigi Foschini, si segnala il “ricordo di scuola”, contenuto nel presente volume, p. 147.
[48] Oltre a Luigi Foschini, gli altri redattori del Gruppo Astrofili “Antares” sono (li metto nello stesso ordine in cui sono scritti nel sito): Enrico Montanari, Daniela Ricci P., Silvio Umberto Zanzi, Angelo Venturelli, Mirco Villa, Roberto Baldini, quest’ultimo presidente e socio fondatore dell’associazione, autore della scheda storica, il cui incipit è: Il 10 luglio 1982 iniziava un’avventura. Qualche “studentello” del lughese cominciava a domandarsi se la propria passione per l’astronomia era condivisa o meno da altri in un mondo che era decisamente interessato a ben altri svaghi.(…). Per la scheda completa si rimanda a: www.gruppoantares.com
[49] BRUSI CESARINO – DALLA VALLE FRANCESCO, Il preside Giulio Costa ed il “suo” Liceo, p. 238. Ivi si legge che Francesco Dalla Valle è il naturale anello di congiunzione tra il gruppo degli astrofili ed il Circolo culturale del Liceo Scientifico.
[50] BRUSI CESARINO – DALLA VALLE FRANCESCO, Il preside Giulio Costa ed il “suo” Liceo, Faenza, EDIT, 2006, p.223.
[51] Non dispongo della notizia della inaugurazione dell’osservatorio astronomico del liceo, che Dalla Valle collocava – nella terza conversazione del 2009 – fra il 69 e il ’70, mentre più prudentemente, ne Il preside Giulio Costa ed il “suo” Liceo, poneva, come costruzione, fra il ’67 e il ’71, in piena temperie sessantottina. A seguito della prematura scomparsa di Giovanni Roccati, avvenuta nel 1983, successivamente l’osservatorio gli è stato intitolato alla memoria.
[52] BRUSI CESARINO – DALLA VALLE FRANCESCO, Il preside Giulio Costa ed il “Suo” Liceo, op. cit., p. 231.
[53] Notizia del 15 ottobre 2004,
[54] Per l’indice generale degli articoli di Coelum (1931-1986) si rimanda al sito del Dipartimento di Astronomia dell’Università di Bologna: http://www.bo.astro.it/~biblio/Zuccoli/coelum/Coelum.htm
[55] GUIDO HORN D’ARTURO, Caclum o Coelum, 1951, XIX, 29.
[56] http://pavaglionelugo.blogspot.com/2011/06/il-mancato-rinnovo-del-consiglio.html.
Ecco, comunque, il Consiglio Direttivo eletto il 19 luglio 1968: Presidente Sig. Adriano Guerrini (Sindaco di Lugo); Vice Presidente Sig. Mario Minardi; Segretario Sig. Lelio Tani; Cassiere Economo Ing. Giancarlo Carnevali; Consiglieri Ing. Vincenzo Gallina, Sig, Giuseppe Cantagalli, Sig. Sante Ravaglia, Dr. Orlando Savioli, Avv. Franco Orselli; Revisori dei conti Rag, Luigi Garotti, Prof. Fabio Facchini, Avv. Lorenzo Bucchi.
[57] MARIO MINARDI – IGINO POGGIALI, Statuti della Terra di Lugo. Libri quattro – 1520, volume in 4°, Lugo, Walberti, 1974
[58] MARIO MINARDI, 600 anni del mercato di Lugo, Lugo, Walberti, 1983.
[59] LORENZA MONTANARI, il Resto del Carlino, mercoledì 27 febbraio 2002, p. VI.
[60]E’ grazie alla profssa Claudia Bartolotti se, nell’ottobre del 2009, Paola Dalla Valle, la figlia di Cecchino, potè accedere al fascicolo personale del padre e fotocopiare gli atti più importanti.
[61] Continuo ad essere debitore di tutte queste notizie a BRUSI CESARINO – DALLA VALLE FRANCESCO, Il preside Giulio Costa ed il “suo” Liceo, op, cit., pp. 242-244.
[62] E’ l’Enrico Montanari della nota 48, uno dei redattori dell’ Astro Blog del Gruppo Astrofili “Antares” di Romagna.

Contatti

Via Garibaldi 12, 48033 - Cotignola

Via Monteromano 33/A, 48013 - Brisighella

info@osservatoriomonteromano.it

Copyright © 2024 Gruppo Astrofili Antares, Tutti i diritti riservati.
Skip to content